Anche al SES la passione fa la differenza

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Dopo aver letto molti commenti favorevoli sul SES di Milano con i quali ci sentiamo di concordare, vorremmo riportare alcune nostre impressioni sottolineando maggiormente l’aspetto personale rispetto a quello professionale.
Crediamo che il SES sia stato caratterizzato non solo dalle sessioni proposte, ovviamente percepite in modo diverso da un pubblico molto eterogeneo, ma soprattutto dall’entusiasmo e dalla passione della maggior parte delle persone che hanno dato vita all’evento inclusi il pubblico, gli organizzatori e i relatori.
Ci piace pensare che il settore SEO/SEM sia uno dei pochi approdi professionali a cui tutti noi siamo giunti per interesse, curiosità verso un universo in continua evoluzione e forse casualità trasformata in desiderio di approfondire meccanismi non banali. E tutto ciò ha creato un ambiente caratterizzato da intraprendenza, apprendimento, voglia di condivisione e scambio, sicuramente non comuni ad altri ambiti.

Per spiegarci meglio: se il SES fosse stato un convegno nel settore bancario forse i commenti prevalenti non sarebbero stati “Mi sono divertito”, “Ho incontrato un sacco di gente simpatica ed interessante”, “Sono contento di aver conosciuto di persona Nick strampalato”.
Forse in altri settori non avremmo sperimentato l’inarrestabile tenacia di Mauro Lupi che ha creduto in un’impresa impossibile e ha reso l’evento un successo anche in Italia, l’entusiasmo raggiante di Simone che ha coinvolto il pubblico parlando di RSS, gli spunti interessanti di Giorgio Taverniti il cui entusiasmo per il settore è tale da non volerlo troppo sottomettere alle logiche aziendali.

Ribadiamo quindi che la passione fa sempre la differenza, salutando tutti gli entusiasti tra cui Miriam, Andrea, Assia, Alessandro, Fabio Dell’Orto, Marco Fontebasso, Marco Loguercio e il suo team(tanti auguri a Gaia che Oggi si sposa!), Federico Calore ecc. che abbiamo avuto il piacere di conoscere o rivedere al SES.
Ci scusiamo con coloro che non abbiamo citato, ma gli incontri, per fortuna, sono stati davvero tanti :-)

Paola e Salvatore

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Il fenomeno welcome pages

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(usi e abusi)
Dopo gli ultimi aggiornamenti di Bigdaddy e gli eclatanti casi di penalizzazione che ci sono stati(vedi BMW) finalmente sembra che per le doorway, in molti settori, sia arrivato il momento della pensione.
La tecnica sostitutiva che sta riscuotendo maggior successo, per il momento, è rappresentata dalle welcome pages: pagine visibili, con contenuto creato ad hoc incentrato sulla keyword che si ha intenzione di posizionare.
Nei mercati più competitivi, le welcome pages hanno già, in molti casi, preso il posto delle loro “illegali” antenate, infatti cliccando sui risultati organici dei MDR, non è raro che si atterri su una di queste pagine.
Analizzando le nuove “creazioni”, ho potuto però osservare un fenomeno per niente piacevole: in molti casi le welcome pages sono state costruite prettamente con una logica legata agli spider dei motori di ricerca e non agli utenti/navigatori, producendo, così, pagine che presentano solo poche righe di testo e riproducono in modo approssimativo il look & feel del sito.
Mi chiedo se questo passaggio, dalle doorway alle welcome, sia stato davvero un’evoluzione o rappresenti piuttosto un’involuzione.
Mi spiego meglio: per l’utente finale è peggio avere una doorway che redireziona in automatico ad una landing page che contiene in modo chiaro la call to action, oppure una welcome pages essenziale che presenta solo poche righe di contenuto?
La risposta, mi direte voi, è chiara: è meglio avere delle welcome pages costruite bene che trasformino l’utente in cliente.
Per fare questo, però, le sole conoscenze delle logiche legate ai motori di ricerca non bastano più, ad esse vanno affiancate competenze grafiche e di usabilità indispensabili per produrre delle buone landing pages.
Ricordatevi che il fine ultimo del SEM/SEO non è quello di produrre traffico, ma di generare clienti, pertanto la logica principale che deve sottostare alla creazione di documenti web non può non essere legata agli utenti finali.

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Il mio blogroll

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Come tutti i blogger che si rispettano, non potevo esimermi dal pubblicare la lista dei blog che leggo e trovo interessanti:-) ! Inizierò con la lista dei blog italiani, per poi aggiungere, in seguito, le segnalazioni internazionali.
Per l’area Sem/SEO parto dai tre blog “istituzionali” del settore, appartenenti rispettivamente ai fondatori di Admaiora, Sems e WMR – Studio Cappello:

Chiunque lavori nel nostro campo non può fare a meno di leggere le notizie e le opinioni riportate dai sopra citati autori.
Per l’area più specificatamente legata al Sem segnalo con piacere i blog di Federico calore Online Marketing e di Emiliano Carlucci.
Nell’area Seo, ma con un occhio di riguardo al mondo dei blog e dei formati rss segnalo il blog dell’ormai noto guru italiano del mondo rss Simone Carletti.
Per conoscere in tempo reale le ultime notizie dei motori non si può fare a meno di leggere Motoricerca e IMlog, mentre per delle considerazioni originali e interessanti sul mondo sem consiglio il Colore Rosso di Miriam Bertoli.
Per delle letture divertenti ma profonde, legate al mondo del marketing, segnalo Minimarketing, blog dagli argomenti davvero originali.
Chiudo il blogroll con due blog che sto seguendo di recente, ma che promettono davvero bene:Wmtools e Studiocelso.
Spero, invece, che ripartano Motoricerca.info e edentitycoach .
Buona lettura a tutti :-)

Google protegge la par condicio

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In questi ultimi giorni nel web italiano si è diffusa, con una velocità eccezionale, la notizia degli “inconsueti” risultati riportati dal famoso motore di ricerca di Mountain View per miserabile fallimento e fallimento.
Cercando questi 2 termini in Google, infatti, venivano riproposti rispettivamente il sito della casa bianca e il curriculum di Silvio Berlusconi.
La notizia, facilmente spiegabile agli addetti ai lavori tramite il Google bombing(che consiste nel linkare da molti siti esterni un sito, con la parola per la quale vogliamo sia posizionato) ha suscitato molto scalpore e addirittura ha dato vita ad un’ indagine dell’authority italiana.
La cosa che più mi ha colpito di questo particolare episodio è stata la velocità con la quale Google ha modificato le sue serp eliminando questi 2 risultati “scomodi”.
Per una volta l’Italia è riuscita dove la casa bianca ha fallito, infatti il caso “miserabile fallimento” era conosciuto da molto tempo, e non erano mai stati presi particolari provvedimenti.
Insomma anche Google è stato “vittima” della par condicio italiana :-) , a riprova di questa affermazione, nelle ultime settimane Google Italia non ha accettato, tra i risultati sponsorizzari, nessun sito politico italiano.

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Vi aspettiamo al SES

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Da anni sia io che Paola, lei più di me :-) , seguiamo le vicende e le notizie che trapelano dai vari SES in giro per il mondo(anche grazie agli ottimi resoconti di Marco), quindi non vi nascondo il nostro entusiasmo quando ci è stata proposta la possibilità di partecipare alla prima edizione italiana di questo importante settore, nella veste di relatori.
Paola interverrà nella sessione dedicata agli strumenti per il SEM(I “ferri del mestiere” del SEM), mentre io parteciperò, insieme a Giorgiotave, Marco Loguercio, Douwe Osinga e Alessandro Bonzi, al forum dedicato ai risultati organici.
Finalmente anche in Italia avremo un evento che legittima definitivamente l’importanza del nostro settore e fornisce un’opportunità di confronto tra tutti gli “addetti ai lavori”.
Per la lista completa dei relatori vi segnaliamo il calendario ufficiale.
Speriamo di essere in tanti :-)

Ciao
Salvatore e Paola

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