Rimini web marketing event e Google local Bug

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Dopo lo Iab Forum, quest’anno il mese di novembre presenta altri importanti incontri di settore, tra questi avrò l’onore di partecipare come relatore al primo evento riminese incentrato sul web marketing.

L’evento, che ha lo scopo fornire le competenze di base per intraprendere e valutare azioni di visibilità e promozione on line, si terrà in concomitanza con il Salone internazionale dell’Accoglienza SIA Guest.

Chiudo quindi questa segnalazione con una piccola pillola/Bug sull’utilizzo di Google local, indirizzata in particolare agli operatori del turismo:

  • Google local censisce le attività commerciali dislocate sul territorio, fornendo ai possessori delle stesse la possibilità di segnalare la propria struttura.
  • Ipotizzando di possedere un ipotetico “Hotel Salvatore” a Milano, nella mia segnalazione naturalmente inserirei il nome della struttura e il nome della città.
  • Come risultato avrei ottenuto, google permettendo, di essere visualizzato nelle serp (nel quadratone destinato a google local), per la ricerca “Hotel Salvatore Milano”.
  • Ora immaginiamo che il signor “Economico Franco” sia proprietario dell’ipotetico “Hotel Economico” a Milano, e che anche lui abbia effettuato la segnalazione in Google local, come risultato cosa otterrebbe? Di essere presente nel “quadratone” di google local per la ricerca “hotel economico milano”? nooo non ci voglio credere! Giudicate voi, io qualche signor “Economico” e “Di lusso” l’ho ritrovato in quasi tutte le città italiane e non :-)

P.S. naturalmente lungi da me segnalare questa tecnica come azione da intraprendere :-)

Un benvenuto al "neo zanox blog"!

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Lo so non sono il primo a dare la notizia, ma non potevo esimermi dal fare gli auguri a Michele e a tutto il suo staff per la nuova avventura che hanno intrapreso: Zanox Italia adesso ha un suo blog!

Sperando che altre aziende in Italia ne seguano l’esempio (magari affidandone la realizzazione a SEMBOX :-) ) auguro a Zanox una lunga e felice blogovita!

Il web e i comunicatori

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Premetto che questo post è più che altro uno sfogo personale :-)

In uno dei miei primi articoli su questo blog, ho citato uno degli schemi più famosi nell’ambito della comunicazione. Nel suddetto schema, come è giusto che sia, un ruolo importante è giocato dal canale di comunicazione utilizzato dai 2 o più interlocutori, nello scambio delle informazioni.
Il web come si sa, è un canale di comunicazione eccezionale, che può avvalersi, come pochi altri (a pensarci bene forse è l’unico), di molteplici “fattori”, quali:

  • Audio
  • Video
  • Interattività tra gli attori coinvolti
  • Perfetto controllo dei tempi di interazione (un utente decide i tempi e i modi di lettura, di ascolto e di intervento)
  • Possibilità da parte dell’utente, mediante i link, di decidere in autonomia il flusso delle informazioni alle quali “esporsi”
  • Buona misurabilità, mediante tutti i sistemi statistici e di monitoraggio, delle comunicazioni intercorse tra le varie fonti.

Altra cosa importante, diciamocelo, del web è il processo di ricerca, ossia la possibilità fornita agli utenti di attingere in ogni momento, mediante una stringa di ricerca, ai contenuti che soddisfano il proprio, temporaneo, bisogno/curiosità informativo. Se vogliamo in questo senso le enciclopedie sono i progenitori del web.
Per i suddetti principi, non me ne vogliano gli amanti del flash, non capisco proprio come si possa adottare, per promuovere un prodotto o un’offerta mensile/periodica, solo e unicamente la tecnologia flash.
Personalmente amo molto le animazioni, ma chi adotta solo il flash per costruire siti, a meno che non siamo di fronte a importanti brand (in particolare le grandi firme della moda, ecc), secondo me perde fortemente di vista alcune delle caratteristiche essenziali del web, in particolare:

  • L’utente web vuole ritrovare nel minor tempo possibile, le informazioni delle quali ha bisogno, quindi non costringiamolo a doversi subire per forza tutte le intro e animazioni varie
  • I motori di ricerca rappresentano, che piaccia o no, la principale fonte di traffico on line, quindi un “progettista web” non può non considerare questi ultimi (per quanto capisco che possa essere frustrante per la creatività) nella fase di creazione di un sito
  • I siti in flash, o almeno la stragrande maggioranza di essi, non permettono di definire un punto di atterraggio preciso. Immaginate di essere un commerciale e di dover inviare al vostro interlocutore il link preciso al listino prezzi del catalogo della vostra azienda, con un sito solo in flash, cosa fate lo obbligate a navigare tutto il sito?
  • I siti flash, o almeno quelli formati da un unico swf, non permettono di tracciare in modo corretto, se non con mille accorgimenti, la navigazione degli utenti, causando la perdita di molti dati statistici importanti

Ora, ripeto non me ne vogliano i flashisti, ma immaginate oggi quanto mi sono arrabbiato quando mi sono sentito dire, da una “nota” agenzia web la seguente risposta:”noi facciamo comunicazione non ci occupiamo dei motori di ricerca. Non scriveremo 100 volte nel sito la stessa parola chiave”.
Riguardo la seconda affermazione devo dire che le mie segnalazioni erano, come potete immaginare, completamente diverse, comunque utilizzo questo blog per fornire la mia risposta: “voi magari farete comunicazione su cd rom, ma assolutamente non comunicazione web!”
Scusate la drasticità, come ho già affermato il flash mi piace moltissimo ed è molto indicato per alcune particolari finalità, ma non venite a dirmi che un sito di prodotto, o un sito per il lancio di una nuova promozione stagionale, deve essere costruito unicamente con tale tecnologia, perché in questo caso, secondo me, siamo solo di fronte a un caso di autocelebrazione, o forse cecità, creativa.
Vogliamo poi parlare se il suddetto filmatone in flash fa anche partire, senza nessun avvertimento, un bel sottofondo musicale…

Offuscato Italia.it

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Ma che tristezza!!!
Non mi ero mai espresso sul caso “Italia.it”, ora grazie a Fabrizio, che riporta una notizia apparsa sul sole 24 ore, apprendo che il progetto costato 45 milioni di euro agli italiani, ha chiuso i battenti dopo nemmeno un anno di attività. Il tutto, naturalmente è avvenuto senza nessun annuncio nè comunicati stampa.
Anche nella chiusura, devo dire che comunque i “professionisti” che si sono occupati del progetto, hanno pensato bene di offuscare semplicemente il sito, senza prevedere nessuna pagina di spiegazione. Così oggi chi digita www.italia.it si becca un bella pagina di errore di internet explorer! Ma che tristezza….

A proposito di ricerche specifiche

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Tanto per chiudere la settimana in allegria :-)

Da tempo si fa un gran parlare dell’evoluzione degli utenti nel modo di utilizzare e “interrogare” i motori di ricerca. La tesi, che peraltro mi trova concorde, è che le ricerche generiche (di uno o due termini) stiano lasciando il posto a query sempre più specifiche e mirate.

Ciò premesso la chiave di ricerca che mi sono trovato questa mattina tra i referer di questo blog è davvero sorprendente:

“quanto bisogna essere alte minimo per essere modelle per esempio adriana lima quanto è alta”

Non penso che l’utente (spero ragazza :-) ) abbia trovato una risposta significativa su Seotalk, però in compenso avrà scoperto l’estistenaza del SEO :-)

Che dite posso confidare sull’analisi della user experience da parte di Google, per perdere questo ottimo posizionamento acquisito? :-)

Vabbè scusate lo sclero, ma il venerdì pomeriggio tutto è concesso!

Alerts AdWords disponibili via SMS

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Google ha recentemente attivato un nuovo sistema di alert per comunicare tramite SMS interventi urgenti da effettuare sulle campagne AdWords.
Cito Google: “Abilitando la ricezione degli avvisi con l’apposita procedura di registrazione, puoi ricevere SMS di avviso in merito a questioni importanti correlate all’account, ad esempio problemi di pagamento, date di fine budget e scadenze di carte di credito.”
Una comunicazione rapida e efficace tramite il mezzo mobile che gli inserzionisti portano sempre con sé, in modo da intervenire tempestivamente sull’account e non rimanere mai a secco di budget:-)

Il SES secondo Google è Hard

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Non me ne voglia il buon Mauro :-)

Durante la mia quotidiana lettura degli articoli di settore, ho notato che, sul blog di Marco Fontebasso, nell’articolo dedicato al SES di Milano 2007, gli adsense presentano dei link sponsorizzati non proprio a “tema”.
Sembra che Google ritenga che il contenuto della pagina sia inerente le chat e gli incontri on line. Incuriosito dalla strana contestualizzazione ho ricercato “SES” su Google e guarda un po’ cosa suggerisce il motore di Mountain View come risultati correlati alla mia ricerca :-)
Ormai battute di questo tipo sul SES ne ho sentite davero tante, ma non pensavo che al coro si unisse anche il caro Google :-)

Url Search Engine Friendly

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Una delle domande che mi sono più spesso sentito rivolgere riguarda l’importanza della presenza della keyword principale nella URL.
A questa domanda, come tante altre relative al SEO, spesso rispondo nel seguente modo: Google ha dichiarato di considerare almeno 100 fattori nel processo che definisce il posizionamento di un sito nei risultati naturali, avere un solo fattore sfavorevole o favorevole, quindi non è assolutamente causa di esclusione o di successo nelle SERP, però è anche vero che tutti gli elementi concorrono, in diverse misura, alla definizione del posizionamento di un sito.
Nel caso delle URL, la loro ottimizzazione apporta due tipologie di vantaggi: una legata ai motori di ricerca, l’altra legata agli utenti.
Un indirizzo web “parlante” (ossia, breve, significativo e inerente all’argomento trattato) sarà sicuramente ricordato più facilmente dagli utenti rispetto ad una URL indecifrabile (su questo punto vorrei sottoporre alla vostra attenzione le URL che sono riusciti ad inventarsi gli sviluppatori del tanto chiacchierato portale www.italia.it, es: http://www.italia.it/it/guide/5,it,SCH1/objectId,IND58128Pit,curr,
EUR,parentId,RGN8603it,season,at1,selBlk,RBLOCKBLK,selElem,
BKE11Xit/intern.html :-) ).
In questo post ho pensato di elencare le principali regole che dovrebbero guidare una corretta stesura delle url:
Oltre alle regole consigliate da Google, tra le quali:

  1. Evitare un numero eccessivo di parametri.
  2. Veicolare il parametro sessionID negli indirizzi web (es:sitoweb.it?Sid=321321456): molti siti assegnano un numero univoco ad ogni visitatore. Questo valore veicolato attraverso le URL può causare notevoli svantaggi in quanto rende diversi gli indirizzi web ad ogni passaggio degli spider dei MDR sul sito.

Se non avete la possibilità di effettuare il rewrite delle url mediante htaccess (se siete su Apache) o filtri isapi su server Windows, il mio consiglio è di:

  • Prevedere una giusta gerarchia tra i file, evitando di allontanarsi il meno possibile dalla root del sito, in modo da disperdere meno pagerank possibile e conservare una lunghezza accettabile delle URL.
  • Evitare di essere “anonimi“ nella scelta del nome dei parametri: se ad esempio stiamo sviluppando un sito per una catena alberghiera, al posto del solito parametro “id=” (utilizzato per differenziare le varie strutture) potremmo utilizzare il parametro “hotel=”.
  • Valorizzare i parametri con dati “parlanti”: la maggior parte dei programmatori utilizza assegnare ai parametri solo dati numerici (dati che poi verranno utilizzati nelle interrogazioni al database). A questo valore, con un po’ di fantasia, potremmo affiancare un dato testuale descrittivo. Es: il parametro id=5 può diventare hotel=5|Nome hotel (questo valore una volta letto può essere splittato in modo da ricavare il solo dato numerico utile nelle select al DB).
  • Evitare di rendere le URL lunghe, e a mio avviso ridicole, nel solo tentativo di includere le keyword nell’indirizzo web: spesso mi è capitato di vedere degli indirizzi web del tipo “www.esempiosito.it/prestiti/prestiti-personali/prestiti-studenti.it”. Va bene assecondare le logiche dei motori, ma in questo caso si cade nel ridicolo e si rischia di essere penalizzati per sovraottimizzazione. Senza contare che questa struttura implica un allontanarsi notevolmente dalla root del sito.

Mi sento di concludere questo post con un ultimo consiglio: evitate di impazzire nella ricerca di un dominio che contenga una keyword significativa al suo interno, se il dominio che avevate scelto è gia occupato, non preoccupatevi, avete altri 99 fattori da utilizzare nella vostra attività di SEO :-) .

Novità da SeoTalk (Parte 1)

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Quest’anno è iniziato all’insegna di qualche novità professionale sia per me che per Salvatore, che annuncerà grandi notizie, in settimana, nella seconda parte dell’articolo.

Per quanto mi riguarda, partendo dalla passione per il mondo del search engine marketing (che continuerà ad essere un caposaldo della mia professione) ho deciso di intraprendere un percorso lavorativo che mi permetta di integrare in modo sempre più sinergico i canali di comunicazione legati all’inarrestabile Web 2.0, dai circuiti blog al social networking ecc. ecc.
Mi occuperò inoltre di mobile marketing, un mondo nuovo e promettente, nel quale si stanno definendo svariate possibilità di comunicazione e marketing che possano sfruttare il grande potenziale del mezzo.
Quindi unendo canali web e mobile, la scelta è stata Dada Ad, in cui ricopro un ruolo di supervisione strategica dei progetti di online e mobile marketing unitamente ad attività di new business.

La nuova esperienza professionale porterà certamente qualche approfondimento per SeoTalk dove vorrei condividere qualche chicca sul mondo mobile in cui la logica del search marketing continuerà ad essere un grande fattore critico di successo.

La catena delle 5 cose

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Di ritorno da una, purtroppo breve, vacanza a Salerno, ho scoperto di essere stato nominato da Andrea nella “catena delle 5 cose che non sai di me”.
Naturalmente non posso che accettare l’invito e ringraziare chi ha voluto coinvolgermi in questo gioco:

  1. Da sempre mi diletto a strimpellare qualche strumento musicale: ho iniziato a sei anni con il pianoforte per poi passare verso i 10 anni al clarinetto, nell’età adolescenziale ho poi scelto la chitarra e, poi, verso i 17 anni definitivamente il sassofono. Strumento che ancora adesso mi diletto a suonare.
  2. Sono un amante della buona cucina mediterranea e del vino: sfortunatamente con l’età questa passione inizia ad avere i suoi indesiderati effetti negativi :-(
  3. Per tre anni ho praticato kick boxing: strano ma da quando ho smesso gli effetti di cui sopra si fanno sempre più evidenti :-)
  4. Vi sembrerò controcorrente, ma mi piacciono molto le feste in famiglia: in tutto siamo solo 2 fratelli, ma posso vantare ben 12 cugini (ora quasi tutti sposati con prole) che rivedo davvero sempre con molto piacere.
  5. Da buon campano DOC ho fatto il pizzaiolo: durante gli anni universitari come lavoretto extra mi sono divertito ad avvelenare i malcapitati avventori di una pizzeria nei pressi dell’ateneo di Salerno.

Mi sembra giunto il momento di nominare a mia volta 5 persone:
Marco, Alessandro, Simone, Stefano,
Fabio