Offuscato Italia.it

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Ma che tristezza!!!
Non mi ero mai espresso sul caso “Italia.it”, ora grazie a Fabrizio, che riporta una notizia apparsa sul sole 24 ore, apprendo che il progetto costato 45 milioni di euro agli italiani, ha chiuso i battenti dopo nemmeno un anno di attività. Il tutto, naturalmente è avvenuto senza nessun annuncio nè comunicati stampa.
Anche nella chiusura, devo dire che comunque i “professionisti” che si sono occupati del progetto, hanno pensato bene di offuscare semplicemente il sito, senza prevedere nessuna pagina di spiegazione. Così oggi chi digita www.italia.it si becca un bella pagina di errore di internet explorer! Ma che tristezza….

Offerte di lavoro in Sembox

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In seguito alla grande crescita e all’arrivo di nuovi clienti importanti è arrivato il momento di potenziare lo staff di SEMBOX. Cerco quindi figure professionali che abbiano grande entusiasmo per la comunicazione online e il search engine marketing in particolare e tanta voglia di mettersi in gioco in un ruolo professionale con prospettive ambiziose.
Le persone che entreranno a far parte del nostro team avranno un ruolo attivo nella gestione di clienti di alto profilo come Tele2, Opodo, Ing Direct, Velux, Traveleurope, ecc.
Le nostre ricerche si rivolgono sia all’area seo che al keyword advertising.
Per maggiori informazioni vi rimando alla descrizione dei due profili:

Mi raccomando, vi aspetto numerosi :-)

Abolire la link popularity

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In un precedente post mi è stato chiesto se voglio abolire la link popularity, La risposta per quanto mi riguarda è sicuramente si!
Diciamo che il concetto di link popularity, a mio avviso, è valido (più siti linkano uno documento, più questo documento sarà considerato valido e pieno di contenuti di qualità) però si presta ad essere manipolato troppo facilmente dando vita a molteplici fenomeni spam.
Se analizziamo cosa è successo fino ad ora, infatti, ci rendiamo conto che la link popularity nel tempo ha creato:

  • Il proliferare di directory “web posticce”
  • La nascita, lo sviluppo (e la morte?) degli article marketing e dei “comunicati stampa” farlocchi
  • La proliferazione di siti/blog posticci, incentrati su un unico tema, costruiti con l’unico intento di linkare il sito principale.

Altra cosa che poi contesto alla link popularity è di non essere “democratica”, cioè il potere di un linkare un sito non è facoltà di tutti, ma dei soli possessori di siti/blog, quindi una minuscola parte della popolazione. In più anche in questo caso si possono generare vari errori, infatti l’utente che crea il link o è troppo “smanettone”, e quindi difficilmente regala un link in modo davvero “spontaneo”, oppure è troppo poco esperto del web e rischia di linkare risorse non proprio valide. A tal riguardo vi segnalo l’ultimo caso davvero divertente che ho visto, dove un blogger di Panorama ha linkato questo arbitrage (peraltro di un mio amico, quindi anch’io gli regalo un link, tanto per dimostrare quanto valido e motivato può essere un collegamento ipertestuale :-) ) come risorsa utile per i regali di Natale.