Scelta del canale comunicazionale

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Questa sera mi è capitato di tornare a casa con una delle ultime corse della metropolitana.
Con la stazione semi deserta, la mia attenzione è stata, naturalmente, attratta dalle trasmissioni e dagli spot del maxischermo presente sui binari metropolitani.
Durante l’attesa, ho potuto, così, ammirare il “fantastico” spot realizzato dal progetto “Milano sicura”(o qualcosa del genere), avente lo scopo di allertare gli anziani contro eventuali truffatori travestiti da impiegati del gas, funzionari del comune ecc.
Niente da ridire sulle nobili intenzioni della pubblicità sociale, ma dico io: per comunicare con gli anziani non si poteva scegliere niente di meglio di un cartoon?
Lo spot, infatti, non è interpretato da persone, ma da una serie di, improbabili, personaggi fumetto e dalla voce di sottofondo di un altrettanto strano personaggio delle forze dell’ordine.
Sarò vecchio, ma anche io ho fatto una certa fatica a prendere sul serio un pupazzo che riesce a rubare un armadio facendolo entrare in un borsone!
Per un attimo mi sono immaginato anziano, in metropolitana, a guardare un cartone animato che cerca di insegnarmi come comportarmi con gli sconosciuti, la scena mi è sembrata davvero paradossale!
Mi sembra di sentire il mio vecchio docente di Comunicazione pubblicitaria: affichè una attività di comunicazione sia efficacia è necessario che gli interlocutori condividano lo stesso canale comunicazionale e utilizzino lo stesso codice di decodifica dei messaggi.
Nel caso appena citato, a mio parere, qualcosa di più poteva essere fatto!
Chiudo con un piccolo consiglio: nel progettare un sito web, una landing page, una creatività per adwords ecc, teniamo sempre in mente il buon vecchio schema della comunicazione:

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