Display advertising con i motori di ricerca

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La differenza fondamentale tra il search marketing e il display advertising, è che il primo si rivolge agli utenti nel momento in cui questi esprimono, mediante una stringa di ricerca, un determinato bisogno. Il secondo, se implementato bene, permette di acquisire visibilità presso un determinato target.
Per esempio: essere presenti in Google per “voli vienna”, ci assicura visibilità presso un utente che in quel momento è interessato a un volo per Vienna, mentre avere un banner su un portale di viaggi (es: Turistipercaso.it), ci permette di avere visibilità presso un utente potenzialmente interessato ai voli.
Chiaro, tutti e due i tipi di visibilità sono molto importanti, sia in logica di acquisizione di nuovi clienti, che di notorietà del brand, a questo punto mi chiedo: e se facessimo display advertising con i motori di ricerca?
Mi spiego meglio: ipotizziamo che io gestisca il posizionamento di un cinema a Milano, oltre a posizionarmi per termini come “cinema Milano”, “sale cinematografiche Milano”, “cinema in via ….”, potrei provare ad acquisire visibilità nei motori di ricerca anche per “pizzerie Milano”, “pub Milano”, etc.
In questo caso renderei visibile l’attività che sto promuovendo a utenti che non sono alla ricerca di un cinema, ma che potenzialmente appartengono al target al quale si rivolge il mio cliente, senza pensare che questa “espansione della query“, potrebbe giovarmi anche nel posizionamento dei termini più incentrati sulla mia attività.
Naturalmente, prima di mettermi a costruire pagine e pagine sulle “pizzerie a Milano”, potrei testare (prestando attenzione al quality rater, e quindi costruendo delle pagine in linea con le creatività) questo processo, acquistando i suddetti termini in adwords, per poi specificare nelle creatività che sto pubblicizzando un cinema. In questo modo avrei un alto numero di impression, su utenti comunque in target, e un bassa percentuale di click e quindi un investimento minimo.
Qualcuno potrebbe obiettare che, così facendo, si mette in discussione la coerenza tra ricerca e risultati, ma a ben guardare, in questo modo, forniremmo agli utenti dei risultati affini, quindi utili, e non fuorvianti.

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