Rimpiango il Page Rank

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Ebbene si, mai avrei creduto di arrivare a questa affermazione, e invece….
Almeno prima si lottava solo contro di lui (sia tra SEO che dai clienti). Ora invece una nuova malattia pervade il mondo del Search Marketing: La “qualunque cosa” Rank.

Abbiamo iniziato con il Trust Rank, continuando con l’Authoirity Rank, sono seguiti a ruota il Content Rank, il keyword Rank, l’Age Rank, il Link Rank, il Position Link Rank, il Social Rank.

Ma diciamoci la verità, ma ‘sto Rank…
E’ possibile che ogni evento, compreso lo svegliarsi tardi la mattina, sia attribuibile a un famigerato Rank?!?

Capisco benissimo le ragioni del successo iniziale del page rank, soprattutto, tra i client: finalmente dopo tante cose misteriose sul SEO, la barretta verde forniva loro qualcosa di realmente visibile, un punto al quale aggrapparsi.

Capisco, sempre facilmente, che la barretta verde abbai scatenato lotte interne tra i SEO, una specie di gara “a chi ce l’ha più lungo”, ma ora con tutti questi Rank, si rischia di generare un’orgia!

Come si manifesta la malattia: il sintomo più frequente è sicuramente “l’occhio curioso – falso furbo”, seguito da un “sorrisino beffardo”.

Perché direte voi?
Perché le persone che mi pongono domande su questi fantomatici e terribili “Rank”, di solito assumono una espressione che vuole essere tra il furbo e il “vediamo se lo sa e quanto ne sa”.

C’è da dire che però la “qualunque cosa” Rank, ha anche un effetto benefico su chi ne è afflitto, perché, qualunque sia il problema, permette sempre di trovare un Rank colpevole del misfatto.

Come si cura: al momento nonostante vari tentativi, non sono riuscito a guarire nessuno dei malati che ho incontrato. Sono ben accetti tutti i suggerimenti.

Concludo dicendo: evviva il Page Rank!