Considerazione sugli Spam Engine (parte 3°)

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Sono così arrivato a parlare del secondo vantaggio che ho attribuito agli spam engine:
“Aumentano la visibilità dei siti che utilizzano i network di affiliazione, partecipando alla costruzione della notorietà di questi ultimi.”
La visibilità di un messaggio on line, sia esso testuale (link sponsorizzato, risultati naturali, link, ecc.) o grafico (banner, pop up, ecc) ha come principale indice di performance la generazione di un click: incuriosire un utente a tal punto da convincerlo a cliccare sulla creatività, è senz’altro l’obiettivo principale che persegue chi progetta e implementa il messaggio stesso.
Come dicevo prima, però, il click rate (rapporto tra impression e click) non è l’unico indice qualitativo di una creatività on line: un utente esposto più volte a un messaggio pubblicitario (anche se non clicca sul banner/ testo) tende a ricordare il brand e/o il messaggio veicolato dalla creatività e a ricercarlo in un secondo momento.
Un aumento di visibilità dovuta a una campagna promozionale, sia on che off line, nel medio lungo periodo genera nel web, quasi sicuramente, un aumento delle ricerche legate al brand o al pay off contenuta nella creatività.
Seguendo questa logica, quindi, gli spam engine aumentando la visibilità dei siti che investono nelle piattaforme di pay per click, partecipano alla costruzione della notorietà della marca di questi ultimi.
Le ricerche legate al brand, inoltre, generalmente sono anche quelle che richiedono un costo per click più basso e convertono più facilmente un utente in cliente, quindi, sempre secondo la stessa logica, gli spam engine non solo aumentano la notorietà della marca, ma abbassano il costo di acquisizione di queste ultime! :-)

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