Ricerca e profilazione

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Oggi su searchenginewatch apprendo l’interessante teoria secondo la quale Google differenzi le proprie SERP principalmente in base a 6 categorie di fattori:
1) Localizzazione geografica
2) Preferenze dell’utente
3) Data center
4) Browser di navigazione
5) Sistema operativo
6) Altri fattori o metodi.
E’ da un po’ ormai che si vocifera dello sforzo che il famoso motore di ricerca mette in campo per reperire e analizzare informazioni sulla navigazione e sulle preferenze degli utenti.
Lo sviluppo della web search è proteso senza dubbio verso la personalizzazione e la localizzazione dei risultati(vedi anche lo sviluppo delle local search e delle recenti patnership che Yahoo e Google hanno stipulato con Seat Pagine Gialle).
Mi chiedo se con questi esperimenti Google riuscirà a colmare il prima possibile una sua grande mancanza nei confronti dei principali competitor.
MSN e Yahoo possono vantare, infatti, a differenza del motore di ricerca di Mountain View, una grande quantità di utenti profilati.
Se la customizzazione dei risultati dei motori di ricerca avrà successo, sembra proprio che, nel campo del SEO, si passerà da un posizionamento per aree semantiche ad un posizionamento per aree semantiche più tipologia di target.
Considerando la velocità con la quale si sta evolvendo il mercato, nulla vieta di immaginare la nascita di figure SEO specializzate per fasce di età o tipologie di utenti.

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