Landing pages umane?

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Alcune settimane fa ho letto dello sviluppo, negli Stati Uniti, del pay per call in affiancamento al pay per click. La cosa mi ha fatto riflettere su alcuni argomenti:
- In primo luogo internet sta avvicinando sempre di più l’azienda al consumatore finale e sempre di più la pubblicità in rete viene pagata, a differenza degli altri media, in base agli effettivi contatti stabiliti tra l’azienda e il consumatore.
- Mi sono poi interrogato sulle modalità di tracciamento delle performances degli annunci e, specialmente, sull’evoluzione delle landing pages. Queste ultime, come sappiamo, sono delle pagine costruite ad hoc per convincere l’utente a compiere una determinata azione. Nel caso del keyword advertising le landing, spesso, rappresentano le pagine di atterraggio dove dirigere l’utente per convertirlo in contatto. Quando una campagna di advertising registra molte visite, ma poche conversioni, si agisce, tra le altre cose, sulle landing pages per migliorarne la perfomance. Nel caso del pay per call le landing scompaiono, o meglio, vengono sostituite dalla centralinista, o chi per essa, dell’azienda che risponderà al numero pubblicizzato nell’annuncio.
La cosa che trovo divertente è che mentre per migliorare la performance delle landing pages si agisce sulla grafica e sui contenuti della pagina web, per migliorare la conversione nel caso del pay per call si andrà ad agire sui modi di risposta “dell’addetto al telefono”, trasformando quest’ultimo in una landing umana :-)

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